Dal bocciolo al frutto
Colori brillanti, vivaci e dalle sfumature contrastanti, un timido profumo dolce e una deliziosa forma a cappuccio caratterizzano i fiori del nasturzio. Affascinante il suo sbocciare, sfuggente e alla fine sorprendente, tanto da portarmi a fare una sorta di flowerwatching per fermare qualche momento di questa trasformazione.
Molto curiosa è la forma del bocciolo, che ricorda la testa di un uccello, a me in particolare del pavone, se sostituiamo la sua cresta con quel picciolo che il fiore del nasturzio mantiene nella sua parte posteriore.
Cresce molto velocemente, quasi egocentrico, come se non vedesse l'ora di farsi vedere. Ma appena si apre, si intravedono i petali che danno una forte idea di sofficità.
E dopo una lunga giornata eccolo lì, esuberante, il fiore sbocciato il tutta la sua vivacità.
Purtroppo veloce come è arrivato, se ne va. Comincia ad appassire, ma non senza donarci ancora qualcosa. Dopo la fioritura inizia a formarsi il frutto, di colore verde, che una volta giunto a maturazione secca e può essere raccolto, è ottimo, infatti, se utilizzato come sostitutivo del cappero. Quando il fiore viene fecondato, invece, di formano tre frutti che possono essere raccolti per la nuova semina. Infatti i suoi frutti altro non sono che l'involucro sugheroso del suo seme, con il quale spesso viene erroneamente confuso.
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