Lathyrus odoratus. Pisello odoroso

Un altro fiore con il quale ho voluto colorare l'esterno della casa è stato quello del pisello odoroso, che proprio in questi giorni ci sta onorando con i primi fiori. Si, perché ha l'aria di essere una pianta piuttosto rustica, ma dona molti fiori delicati e profumati, di tonalità pastello, che somigliano a delle farfalle.

Le indicazioni che si trovano sul periodo di semina contemplano per lo più il periodo tra marzo e maggio, ma ho trovato in seguito testi che affermano che i risultati sono di gran lunga migliori se viene effettuata in autunno e che la semina primaverile è più che altro consigliata per le zone a clima rigido: il prossimo anno proverò!
Ho letto di avvertimenti catastrofici sulla preparazione del terreno e la semina: in realtà, da totale inesperta, la mia semina è riuscita benissimo - pur avendo trovato qualche imprevisto più che altro pratico -, tanto da dover regalare quasi tutte le piantine per mancanza di spazio.

Alcuni consigliano, per via della durezza esterna, di ammollare i semi una notte, pratica comune che serve a farli aprire prima, oppure di inciderli con una lama di taglierino; viene consigliato - in realtà più che un consiglio è un diktat - un terreno lavorato con molto anticipo, incorporando letame maturo o stallatico, con aggiunta di concime chimico: sono tutte indicazioni date con cognizione di causa, ma io ho utilizzato un normale terriccio e fatto una semplicissima semina, e devo dire anche piuttosto disordinata, ma questo è stato un errore da principiante.
In ogni caso i semi devono essere sotterrati ad una distanza l'uno dall'altro e ad una profondità di 5 cm ca: la germinazione avviene dopo una ventina di giorni.

Come si vede io non ho mantenuto "la distanza di sicurezza" e i germogli, che sono diventati tantissimi, si sono addossati l'uno all'altro. Questo ha comportato un grosso lavoro di separazione e smistamento, perché, in casi come questi, le piantine cresciute non hanno altrimenti lo spazio necessario per continuare a crescere, in particolar modo quando si trovano in vaso. Questa svista non è proprio nel mio stile, è stato un errore di ingenuità, perché pensavo che la percentuale di semi germinabili fosse piuttosto bassa. Perciò il mio consiglio è anche il mio motto: precisione e organizzazione sempre. 

Insomma, mi sono armata di pazienza è ho spostato tutti germogli, man mano che crescevano abbastanza da mantenere un po' di pane di terra, in vasetti da coltura. Io ne avevo alcuni da parte di alcune piantine che avevo acquistato, ma ovviamente non sono stati sufficienti, si possono fare anche in modo casareccio: vanno benissimo i bicchieri di plastica ai quali vanno praticati dei fori nella parte inferiore per far assorbire l'acqua per capillarità. Tuttavia i piselli hanno bisogno di molta più terra di così, altrimenti più di tanto non crescono, perciò raggiunta una certa altezza vanno messi a dimora. 

Il pisello odoroso ama avere le radici un po' umide, ma non i ristagni d'acqua, perciò annaffiare con regolarità, ma attenzione ai terreni argillosi e alle riserve d'acqua. L'esposizione deve essere a pieno sole, ma si può fare eccezione per le zone molto calde, dove è sufficiente un'esposizione al sole di alcune ore oppure una posizione in ombra molto luminosa. 

E' una pianta rampicante e raggiunge i 250 cm di altezza, è bene fornirgli dei sostegni si da quando raggiunge i 10 cm. E' opportuno tenere un solo fusto e tagliare tutti gli altri. 

E' possibile anche indirizzare la pianta ad un portamento cespuglioso tenendo i tre fusti più robusti e cimarli da quando mette il terzo paio di foglie per ottenere più ramificazioni e quindi una pianta più folta. 

Io, ovviamente, non ho eseguito nessuna operazione e li ho lasciati crescere naturalmente perhcè ho voluto utilizzarli come decombenti, ho ottenuto lo stesso delle belle piante e non mi lamento affatto: da poco ha messo i primi baccelli, che si sono fatti attendere a lungo, e finalmente il lieto evento, i primi fiori di un bellissimo color viola chiaro.