Talee

La propagazione per taleaggio è un metodo molto utilizzato che offre molti vantaggi: non è una tecnica che richiede tanto tempo, né tanti accorgimenti, ed in genere da una talea otteniamo lo stesso tipo della pianta madre - cosa non sicura con la riproduzione per seme -, ma soprattutto da una singola pianta si possono riprodurre innumerevoli talee e di conseguenza, teoricamente, altrettante piante.

Esistono diversi tipi di talee ed ogni pianta ne ha uno con cui mostra una radicazione più veloce, quindi migliore garanzia di successo, perciò è bene informarsi prima di prelevare talee su quale sia il metodo specifico migliore.

Talee legnose o semilegnose
Le talee legnose di praticano in autunno-inverno, prelevando porzioni di rami dell'anno precedente. Devono essere di circa 10-15 cm, di cui è bene lavare la parte bassa per favorire la radicazione. Si tolgono le foglie della parte bassa e si taglia la metà esterna della altre.
Le talee semilegnose si praticano d'estate, prelevando rami giovani già parzialmente legnificati: possono essere apicali, cioè della cima di un ramo di cui va asportata la parte superiore per evitare che la tale si sviluppi troppo; oppure di fusto, una porzione di ramo che comprende alcuni nodi. In seguito si dividono i rami in più porzioni di 10-15 cm, si asportano eventuali foglie della parte bassa per almeno 1/3 della lunghezza e si interrano per qualche cm comprendendo almeno un nodo, dal quale si svilupperanno le radici.

Talee di radice
Si pratica tra la fine dell'inverno e la fine della primavera, si preleva una porzione di radice comprendendo una radice apicale e si interra poco profondamente, ma è una tecnica valida solo per alcune piante, infatti poco utilizzata.

Talee erbose
Di autunno o primavera, in caso di piante erbose si praticano prelevando foglie mature, intere, mantenendo una piccola parte del fusto da dove vendono prelevate, e vanno poi immerse per 1/3 della lunghezza. La nuova piantina comparirà dalla base del picciolo.